mercoledì 23 maggio 2012

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thumbnail Pasta: Spaghetti alla carbonara di zucchine
May 22nd 2012, 21:47

Spaghetti alla carbonara di zucchine (8)

Spaghetti alla carbonara di zucchine (1) Spaghetti alla carbonara di zucchine (2)

Spaghetti alla carbonara di zucchine (3)

Spaghetti alla carbonara di zucchine (4) Spaghetti alla carbonara di zucchine (5)

Spaghetti alla carbonara di zucchine (6) Spaghetti alla carbonara di zucchine (7)

Gli spaghetti alla carbonara sono uno dei miei piatti preferiti… e anche uno dei piatti preferiti da mio figlio: visto che a lui piacciono tanto le zucchine, a volte faccio questa versione di carbonara vegetariana che è più leggera, ma comunque molto gustosa.

Per questa ricetta ho utilizzato gli spaghetti biologici Valbio dell'azienda Valdigrano.

 

INGREDIENTI (per 4 persone)

400 gr di spaghetti

3/4 zucchine

2 uova

2 grosse manciate di parmigiano grattugiato

olio extravergine d'oliva

sale

pepe

 

PROCEDIMENTO

Lavare le zucchine, spuntarle e tagliarle a rondelle sottili.

Sbattere bene le uova in una ciotola con la forchetta, aggiungere il parmigiano e una bella grattugiata di pepe, sbattendo bene con la forchetta, fino ad ottenere un composto cremoso e ben amalgamato.

Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata assieme alle rondelle di zucchine: scolare al dente e mettere il tutto di nuovo nel tegame di cottura,a fuoco spento, unendo un filo d'olio e mescolando delicatamente.

Unire le uova sbattute alla pasta e amalgamare bene, facendo addensare leggermente la cremina di uova, sempre a fuoco spento, unendo un filo d'olio se risulta troppo asciutta.

Disporre nei piatti individuali cercando di distribuire uniformemente spaghetti e zucchine: finire con una bella grattugiata di pepe e servire subito.


thumbnail Pasta: Ricciolina con cipolla di Tropea, speck e zucchine al brandy
May 13th 2012, 14:57

Ricciolina con speck e zucchine al brandy (5)

Ricciolina con speck e zucchine al brandy (1) Ricciolina con speck e zucchine al brandy (2)

Ricciolina con speck e zucchine al brandy (3) Ricciolina con speck e zucchine al brandy (4)

Ecco una ricetta in cui ho utilizzato le meravigliose zucchine e cipolle di Tropea della cassetta di verdura biologica acquistata assieme al Gruppo d'Acquisto Solidale: per accompagnare questi fantastici prodotti della natura, ho scelto uno speck dell'Alto Adige e, come pasta, la ricciolina dell'Antico Pastificio Toscano Morelli con germe di grano. Ho aggiunto una spruzzata di brandy per dare un tocco in più ed ecco un piatto da leccarsi i baffi!

 

INGREDIENTI (per 4 persone)

400 gr di ricciolina

100 gr di speck

4 zucchine

1 cipolla di Tropea

1 bicchierino di brandy

olio extravergine d'oliva

sale

pepe

 

PROCEDIMENTO

Tagliare la cipolla a fettine e soffriggerla leggermente in padella con due cucchiai d'olio: aggiungere lo speck tagliato a listarelle e mescolare.

Aggiungere il brandy e fiammeggiarlo per togliere la parte alcolica.

Unire le zucchine a listarelle, regolare di sale e pepe e cuocere velocemente per pochi istanti: devono rimanere croccanti.

Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolarla al dente e saltarla in padella con il condimento.

Disporre nei piatti individuali e servire subito, aggiungendo una bella macinata di pepe nero.


thumbnail Pasta: La cassetta di verdura biologica settimanale del Gas
May 13th 2012, 09:25

Casstta di verdura bio (2)Casstta di verdura bio (1)

Non è meravigliosa?!

Finalmente, dopo un anno travagliato alla ricerca di un fornitore biologico, fidato e km 0, abbiamo trovato due aziende dei dintorni disposte a fornirci regolarmente le cassette settimanali ordinate con il Gruppo di Acquisto Solidale: l'Azienda Agricola Biologica "La Spiga – Orto Naturale" , di Barbara (membro del Gas, al primo anno della sua avventura di produttrice biologica, che cresce con orgoglio tute le sue "creature") e l'Azienda Agricola Biologica "De Franceschi" (fino all'anno scorso azienda a produzione integrata, da quest'anno "in conversione" biologica in attesa di certificazione).

La soddisfazione è tanta, data la varietà dei prodotti di stagione offerti e dalla qualità eccellente: sembra veramente di assaggiare tutto per la prima volta, dopo anni di prodotti convenzionali, sia del mercato che della grande distribuzione.

La forza dei piccoli produttori sta nella qualità indiscussa dei prodotti offerti e soprattutto nel dialogo e rispetto reciproco che si può instaurare tra produttore e consumatore, eliminando passaggi intermedi che sicuramente tolgono genuinità e freschezza a ciò che mettiamo quotidianamente in tavola.

Quando sento parlare del biologico come una possibilità da ricchi, mi viene da sorridere, in quanto il prezzo dei prodotti bio è veramente accessibile a tutti, se si tralasciano i passaggi intermedi e si tratta direttamente con il produttore.

Il produttore, da parte sua, è molto contento di poter vendere a un prezzo dignitoso ciò che cresce con pazienza e rispetto in ogni stagione, cosa che non succede quando deve sottostare alle leggi del mercato e ai prezzi al ribasso della grande distribuzione.

Tanto per avere un'idea, questa cassetta settimanale è del valore di 15 euro e contiene:

  • 1 kg di fragole
  • 1 mazzo di asparagi (800 gr/1 kg)
  • 1 mazzo di ravanelli
  • 1 caspo di insalata
  • 2/3 cipolle di Tropea
  • 2 finocchi
  • 1 kg di carote
  • 1 kg di zucchine

Il primo giorno Riccardo ha voluto immediatamente portarsi a scuola 7/8 fragole per merenda, mentre il pomeriggio, all'uscita di scuola, le carote tagliate in quattro per il lungo sono andate a ruba tra lui e i suoi amici per la merenda del pomeriggio al parco.

La sera tessa ho fatto due buonissime frittate: una con i fiori di zucca, l'altra con la "sgarbazza" (il gambo) della cipolla (le uova le prendo da Marina, altro membro del Gas che ha una quindicina di galline che scorrazzano libere  felici in campagna).

Nei giorni successivi, ho preparato un bel pinzimonio con carote, ravanelli e finocchio, un'insalata fresca e tenera con la lattuga, risotto con gli asparagi, risotto con le zucchine, pasta con speck, cipolla e zucchine, fragole al limone, minestra e passato di verdura con quello che è rimasto.

Ormai compro quasi tutto quello che mi serve con il Gas (frutta, verdura, pasta, riso, farina, prodotti equosolidali, carne, olio, formaggi, ecc) e questo mi permette di passare meno tempo in fila al mercato o al supermercato, spesso comprando tante cose di cui non avrei realmente bisogno, comprese tante "schifezze" messe lì apposta dal marketing aziendale per fregarmi e obbligarmi a comprare (altro che libertà di scelta!).

Per dirvela tutta, comprando solo quello di cui ho bisogno risparmio, mangio meglio, ho più tempo da dedicare alle cose che mi piacciono e sono molto soddisfatta.

Cosa aspettate a contattare il Gruppo di Acquisto Solidale più vicino a voi?

Basta andare sul sito http://www.retegas.org/, che raccoglie i Gas di tutta Italia: si può inserire la propria regione o città per cercare quello più vicino.

Se non esiste un gas vicino a casa vostra, potete formarne uno, come abbiamo fatto qui in paese da me: abbiamo iniziato in quattro gatti e ora siamo cresciuti, vedendo circa una quarantina di famiglie coinvolte negli acquisti. Può essere utile il vademecum "Come formare un Gas in 10 mosse".

Ma il Gas non è solo un Gruppo di Acquisto Solidale, è anche un modo per ritrovarci (circa una volta al mese) condividendo progetti collettivi come orto, pista mountain bike, gruppi di lettura, corsi di cucina, gruppi di autoproduzione… insomma, un modo per sentirsi una Comunità attiva, più vicina alle persone che agli interessi economici, meno consumista e più consapevole.


thumbnail carne: La cassetta di verdura biologica settimanale del Gas
May 13th 2012, 09:25

Casstta di verdura bio (2)Casstta di verdura bio (1)

Non è meravigliosa?!

Finalmente, dopo un anno travagliato alla ricerca di un fornitore biologico, fidato e km 0, abbiamo trovato due aziende dei dintorni disposte a fornirci regolarmente le cassette settimanali ordinate con il Gruppo di Acquisto Solidale: l'Azienda Agricola Biologica "La Spiga – Orto Naturale" , di Barbara (membro del Gas, al primo anno della sua avventura di produttrice biologica, che cresce con orgoglio tute le sue "creature") e l'Azienda Agricola Biologica "De Franceschi" (fino all'anno scorso azienda a produzione integrata, da quest'anno "in conversione" biologica in attesa di certificazione).

La soddisfazione è tanta, data la varietà dei prodotti di stagione offerti e dalla qualità eccellente: sembra veramente di assaggiare tutto per la prima volta, dopo anni di prodotti convenzionali, sia del mercato che della grande distribuzione.

La forza dei piccoli produttori sta nella qualità indiscussa dei prodotti offerti e soprattutto nel dialogo e rispetto reciproco che si può instaurare tra produttore e consumatore, eliminando passaggi intermedi che sicuramente tolgono genuinità e freschezza a ciò che mettiamo quotidianamente in tavola.

Quando sento parlare del biologico come una possibilità da ricchi, mi viene da sorridere, in quanto il prezzo dei prodotti bio è veramente accessibile a tutti, se si tralasciano i passaggi intermedi e si tratta direttamente con il produttore.

Il produttore, da parte sua, è molto contento di poter vendere a un prezzo dignitoso ciò che cresce con pazienza e rispetto in ogni stagione, cosa che non succede quando deve sottostare alle leggi del mercato e ai prezzi al ribasso della grande distribuzione.

Tanto per avere un'idea, questa cassetta settimanale è del valore di 15 euro e contiene:

  • 1 kg di fragole
  • 1 mazzo di asparagi (800 gr/1 kg)
  • 1 mazzo di ravanelli
  • 1 caspo di insalata
  • 2/3 cipolle di Tropea
  • 2 finocchi
  • 1 kg di carote
  • 1 kg di zucchine

Il primo giorno Riccardo ha voluto immediatamente portarsi a scuola 7/8 fragole per merenda, mentre il pomeriggio, all'uscita di scuola, le carote tagliate in quattro per il lungo sono andate a ruba tra lui e i suoi amici per la merenda del pomeriggio al parco.

La sera tessa ho fatto due buonissime frittate: una con i fiori di zucca, l'altra con la "sgarbazza" (il gambo) della cipolla (le uova le prendo da Marina, altro membro del Gas che ha una quindicina di galline che scorrazzano libere  felici in campagna).

Nei giorni successivi, ho preparato un bel pinzimonio con carote, ravanelli e finocchio, un'insalata fresca e tenera con la lattuga, risotto con gli asparagi, risotto con le zucchine, pasta con speck, cipolla e zucchine, fragole al limone, minestra e passato di verdura con quello che è rimasto.

Ormai compro quasi tutto quello che mi serve con il Gas (frutta, verdura, pasta, riso, farina, prodotti equosolidali, carne, olio, formaggi, ecc) e questo mi permette di passare meno tempo in fila al mercato o al supermercato, spesso comprando tante cose di cui non avrei realmente bisogno, comprese tante "schifezze" messe lì apposta dal marketing aziendale per fregarmi e obbligarmi a comprare (altro che libertà di scelta!).

Per dirvela tutta, comprando solo quello di cui ho bisogno risparmio, mangio meglio, ho più tempo da dedicare alle cose che mi piacciono e sono molto soddisfatta.

Cosa aspettate a contattare il Gruppo di Acquisto Solidale più vicino a voi?

Basta andare sul sito http://www.retegas.org/, che raccoglie i Gas di tutta Italia: si può inserire la propria regione o città per cercare quello più vicino.

Se non esiste un gas vicino a casa vostra, potete formarne uno, come abbiamo fatto qui in paese da me: abbiamo iniziato in quattro gatti e ora siamo cresciuti, vedendo circa una quarantina di famiglie coinvolte negli acquisti. Può essere utile il vademecum "Come formare un Gas in 10 mosse".

Ma il Gas non è solo un Gruppo di Acquisto Solidale, è anche un modo per ritrovarci (circa una volta al mese) condividendo progetti collettivi come orto, pista mountain bike, gruppi di lettura, corsi di cucina, gruppi di autoproduzione… insomma, un modo per sentirsi una Comunità attiva, più vicina alle persone che agli interessi economici, meno consumista e più consapevole.


thumbnail Pasta: Patate al forno con pangrattato senza glutine
May 12th 2012, 16:15

Patate al forno con pangrattato senza glutine (5)

Patate al forno (1) Patate al forno (2)

Patate al forno (3) Patate al forno con pangrattato senza glutine (2)

Patate al forno con pangrattato senza glutine (4)

Patate al forno con pangrattato senza glutine (6)

Queste patate al forno sono croccanti e saporite: in questa ricetta ho utilizzato il pane grattugiato senza glutine di Piaceri Mediterranei, così anche chi è celiaco può gustarle senza problemi.

 

INGREDIENTI (per 4 persone)

1 kg di patate a pasta gialla

100 gr di pane grattugiato senza glutine

olio extravergine d'oliva

aglione (salamoia bolognese)

 

PROCEDIMENTO

Pelare le patate, tagliarle a pezzetti abbastanza regolari e asciugare bene con un canovaccio.

Disporre le patate sulla teglia del forno, salare con una manciata di aglione e condire con due o tre cucchiai di olio, mescolandole.

Versare sulle patate il pane grattugiato, mescolare con le mani, avendo cura di distribuirlo uniformemente.

Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per i primi 15 minuti, poi abbassare a 180°C e proseguire la cottura per altri 20/30 minuti, mescolandole solo verso la fine.

Quando le patate risultano dorate e croccanti, sono pronte.

Toglierle dal forno, farle asciugare su carta gialla e servire subito.


thumbnail Pasta: Pizza di farro con salsiccia e carciofini
May 7th 2012, 17:05

Pizza con salsiccia e carciofini sott'olio (7)

Pizza con salsiccia e carciofini sott'olio (1) Pizza con salsiccia e carciofini sott'olio (2)

Pizza con salsiccia e carciofini sott'olio (3) Pizza con salsiccia e carciofini sott'olio (4)

Pizza con salsiccia e carciofini sott'olio (5)

Pizza con salsiccia e carciofini sott'olio (6)

Questa pizza è buonissima, bella sostanziosa e piena di sapore: io utilizzo i carciofini in salamoia che mi autoproduco e il sapore è veramente unico!

Per questa ricetta ho utilizzato la passata rustica di Cirio, che conferisce al piatto un buon sapore casereccio.

 

INGREDIENTI (per 4 persone)

Per l'impasto:

500 gr di farina di farro

250 m di acqua

1 cubetto di lievito di birra (25 gr)

1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva

1 cucchiaino di sale fino

 

Per farcire:

200 gr di salsa di pomodoro

400 gr di mozzarella

200 gr di salsiccia di maiale fresca

200 gr di carciofini in salamoia o sott'olio

olio extravergine d'oliva

origano secco

 

PROCEDIMENTO

Mescolare gli ingredienti per l'impasto, facendo la fontana o dentro una ciotola: impastare con le mani fino ad ottenere una palla ben amalgamata.

Coprire la palla e farla lievitare tre ore a temperatura ambiente.

Dividere la palla in due e stendere l'impasto alto circa 1/2 cm: disporre le due sfoglie sopra due teglie ricoperte con carta da forno.

Farcire con la salsa di pomodoro, distribuendola su tutta la superficie, lasciando libero solo il bordo (circa 2 cm).

Spellare la salsiccia, spezzettarla con le dita e spargerla sulla superficie.

Aggiungere qua e là qualche carciofino sott'olio tagliato a metà.

Completare con la mozzarella a pezzetti, un po' di origano secco e un filo d'olio, poi far lievitare scoperte per circa 30/40 minuti.

Cuocere le pizze, una per volta, in forno preriscaldato alla massima temperatura (250° C e oltre) sulla griglia più bassa: la pizza sarà pronta appena la mozzarella si scioglierà.

Sfornare e servire subito.


thumbnail carne: Carciofini in salamoia
May 6th 2012, 21:19

La grande carciofata (8)b

La grande carciofata (10) La grande carciofata (2)

La grande carciofata (9) La grande carciofata (3)

La grande carciofata (12) La grande carciofata (14)La grande carciofata (17)

I carciofini in salamoia sono ormai una tappa d'obbligo ogni anno: a primavera, tra aprile e maggio, si possono trovare le varietà di carciofini più adatte ad essere conservati sott'olio o in salamoia, un'autoproduzione che permette di racchiudere nei vasetti tutto l'aroma di questo meraviglioso prodotto italiano.

Mi piace prepararli e metterli in dispensa, in attesa di essere gustati in cene conviviali, sulla pizza, nelle tigelle, ma anche come comodo e gustoso antipasto o contorno veloce sempre gradito.

Ogni anno preparo circa 20/30 kg di carciofini in salamoia insieme a mia mamma, ma quest'anno abbiamo dato il via alla "Grande Carciofata", giornata di autoproduzione di gruppo, assieme alle mie amiche Dani, Robby e Colette, tra carciofi, salamoia e tante chiacchiere: è stato molto divertente condividere un intero pomeriggio spignattando e ci siamo già date appuntamento per il prossimo anno!

Per questa ricetta ho utilizzato il sale grosso dell'azienda Gemma di Mare.

 

INGREDIENTI (per 4/5 vasetti da 250 gr)
3 kg di carciofini
1 litro di olio di semi di girasole
il succo di un limone (2 se sono piccoli)
1 cucchiaio di sale grosso
1 bicchiere di aceto


PROCEDIMENTO
Per pulire i carciofini, togliere le foglie esterne fino ad arrivare alla parte bianca e tenera: ci sarà molto scarto, ma è necessario per ottenere dei buoni carciofini!
Pulire il gambo e accorciarlo con un coltellino affilato, poi spuntare i carciofini tagliando la cima.
Man mano che si puliscono, mettere i carciofini in una capace e larga pentola con già dentro tutti gli ingredienti per la salamoia.

Portare a bollore, far cuocere 5 minuti al massimo, invasare subito i carciofini (in vasi di vetro sterilizzati e ben asciutti) e aggiungere la salamoia bollente fino ad un centimetro dal bordo: battere i vasetti sul piano di lavoro per far fuoriuscire eventuali bolle d'aria e aggiungere altra salamoia se occorre.
Chiudere ermeticamente con i tappi, stringendo bene e sterilizzare i vasetti.

Per sterilizzare: disporre i vasi ben chiusi in una grande pentola, ricoprire completamente d'acqua fino a sommergerli completamente (ci devono essere almeno due dita d'acqua sopra): portare a bollore e far sobbollire per 20 minuti. Spegnere, coprire con un coperchio e far raffreddare completamente dentro il tegame.

Quando l'acqua si sarà raffreddata, togliere i vasetti dalla pentola, asciugarli bene, etichettarli e riporli in dispensa (in luogo buio e asciutto).

Aspettare almeno tre mesi prima di consumarli.

Sono ottimi come accompagnamento per la carne, per insalate di riso o serviti con piadine, tigelle o crescentine.


thumbnail Pasta: Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo
May 3rd 2012, 19:39

Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (12)

Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (1) Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (2)

Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (4) Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (5)

Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (6)

Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (7) Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (8)

Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (9)

Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (10) Biscotto lecca-lecca con farina di mandorle e semi di sesamo (13)

Questi divertenti biscotti possono essere serviti a merenda, fare bella mostra in un buffet di una festa per bambini, oppure si possono utilizzare come segnaposto o confezionare con sacchetti e nastri per poi regalarli.

Per ottenere questi biscotti lecca-lecca ho utilizzato gli speciali stampi e bastoncini della linea Easy Pop di Silikomart: la forma a spirale è solo una delle tante disponibili. Ho utilizzato la ricetta base per i biscotti di frolla presente sul ricettario allegato allo stampo, ma l'ho variata leggermente aggiungendo farina di mandorle e semi di sesamo.

Gli ingredienti contrassegnati con l'asterisco appartengono al Commercio Equosolidale.

 

INGREDIENTI (per 4 biscotti lecca-lecca)

80 gr di farina

50 gr di burro freddo

25 gr di zucchero a velo

20 gr di farina di mandorle

1 uovo

3 cucchiai di semi di sesamo*

1 pizzico di lievito

1 cucchiaino di latte (se occorre per impastare)

 

PROCEDIMENTO

Versare la farina bianca e quella di mandorle in una ciotola, aggiungere il burro a cubetti e lavorare con la punta delle dita, senza scaldare troppo l'impasto, fino ad ottenere un composto sbriciolato.

Unire lo zucchero a velo, il lievito e il tuorlo, unendo poco latte solo se occorre: lavorare velocemente, solo per ottenere un composto abbastanza omogeneo.

Aprire leggermente l'impasto e aggiungervi due cucchiai di semi di sesamo, amalgamandoli velocemente.

Formare una palla, metterla in una ciotola coperta da un piatto in frigorifero per una mezz'ora: questo servirà a farla rassodare.

Dividere l'impasto in quattro parti e dare a ciascuna la forma di una pallina: mettere ogni pallina al centro di ogni stampino e appiattire con il palmo della mano, ricoprendo tutta la formina.

Distribuire un po' di semi di sesamo sulla superficie e premere leggermente con il palmo della mano.

Inserire il bastoncino nell'apposito incavo.

Sbattere l'albume con una forchetta e spennellare la superficie dei biscotti.

Cuocere in forno preriscaldato a 170°C per circa 20 minuti.

Sfornare, far raffreddare e sformare i biscotti.


thumbnail Pasta: Tortiglioni con ragù di salsiccia
May 1st 2012, 14:22

Tortiglioni con ragù di salsiccia (6)

Tortiglioni con ragù di salsiccia (1) Tortiglioni con ragù di salsiccia (2)

Tortiglioni con ragù di salsiccia (3) Tortiglioni con ragù di salsiccia (4)

Tortiglioni con ragù di salsiccia (5)

Il ragù di salsiccia e una versione più veloce del ragù tradizionale e si può preparare sia bianco (senza pomodoro), sia rosso (con il pomodoro), come in questo caso.

Per preparare questo piatto gustoso ho scelto i tortiglioni biologici Valbio dell'azienda Valdigrano, che raccolgono bene il sugo grazie alla loro superficie ruvida.

 

INGREDIENTI (per 4 persone)

400 gr di tortiglioni

300 gr di salsiccia di maiale fresca

200 ml di salsa di pomodoro

1 cipolla

1 spicchio d'aglio

olio extravergine d'oliva

sale

pepe

parmigiano grattugiato per servire

 

PROCEDIMENTO

Tritare aglio e cipolla con il coltello, in modo piuttosto grossolano.

Soffriggere aglio e cipolla tritati in un tegame di coccio, aggiungere la salsiccia (spellata e sbriciolata con le mani) e farla colorire un po'.

Unire la salsa di pomodoro, una presa di sale, una macinata di pepe e un bicchiere d'acqua.

Cuocere per circa 30 minuti a fuoco medio o un'ora a fuoco basso, fino a ridurre il sugo, ma senza farlo asciugare troppo: regolare di sale e pepe e spegnere.

Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolarla al dente e condirla direttamente nel tegame con i sugo.

Distribuire nei piatti individuali con un cucchiaio di sugo sopra ognuno.

Servire subito, con una bella grattugiata di parmigiano.


thumbnail Pasta: Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano
Apr 30th 2012, 22:07

Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano (5)

Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano (1) Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano (2)

Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano (3)

Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano (4) Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano (6)

Patate al forno simil-fritte con ketchup italiano (7)

Le patate fritte sono buonissime, ma non le cucino spesso, un po' per non invadere casa di odori pesanti, un po' perché non fanno benissimo alla salute…

Faccio spesso le patate al forno e questa volta mi sono divertita a cucinarle simil-fritte, servendole con il ketchup italiano Rubra di Cirio, adatto anche ai celiaci, perché senza glutine e iscritto nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia (AIC).

 

INGREDIENTI (per 4 persone)

1 kg di patate a pasta gialla

ketchup italiano

aglione (salamoia bolognese)

olio extravergine d'oliva

 

PROCEDIMENTO

Pelare le patate e tagliarle a bastoncini regolari di circa 1/2 cm di lato.

Sciacquare i bastoncini di patate sotto l'acqua fredda per far perdere l'amido, fino a quando l'acqua non risulterà limpida.

Asciugare bene le patate con un canovaccio, poi metterle in una ciotola insieme a mezzo bicchiere d'olio: mescolarle con le mani, distribuendo l'olio su tutta le patate.

Versare il tutto su una teglia, distribuendo le patate su un solo strato.

Cuocere in forno preriscaldato per circa 15 minuti alla massima temperatura, disponendo la teglia sulla griglia centrale.

Appena le patate saranno ben abbrustolite, rigirarle delicatamente con una spatola e terminare la cottura per altri 5 minuti: fare attenzione a non farle scurire troppo.

Sfornare, scolarle su carta gialla e salarle solo alla fine con un po' d'aglione.

Servire subito, accompagnandole con una ciotolina di ketchup italiano.


thumbnail Pasta: Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena
Apr 29th 2012, 10:27

 

Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (11)

Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (1)Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (2)Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (4)

Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (5)Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (6)Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (7)

Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (8)

Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (9)Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (10)

Biscotto lecca-lecca con mandorle e fiocchi d'avena (12)

Questi biscotti lecca-lecca sono facili da fare e di grande effetto: sono belli da servire in un buffet di compleanno (ai bambini piacciono tantissimo!), come segnaposto a tavola, ma si possono anche chiudere in sacchetti o scatole di latta per essere regalati a Natale o in occasioni speciali.

Per ottenere questi biscotti lecca-lecca ho utilizzato gli speciali stampi e bastoncini della linea Easy Pop di Silikomart: la forma a fiore è solo una delle tante disponibili. Ho utilizzato la ricetta base per i biscotti di frolla presente sul ricettario allegato allo stampo, ma l'ho variata leggermente aggiungendo mandorle e fiocchi d'avena.

 

INGREDIENTI (per 4 biscotti lecca-lecca)

100 gr di farina

50 gr di burro

25 gr di zucchero a velo

12 mandorle sgusciate

2 manciate di fiocchi d'avena

1 uovo

1 pizzico di lievito

1 cucchiaino di latte (se occorre per impastare)

 

PROCEDIMENTO

Versare la farina in una ciotola, aggiungere il burro a cubetti e lavorare con la punta delle dita, senza scaldare troppo l'impasto, fino ad ottenere un composto sbriciolato.

Unire lo zucchero a velo, il lievito e il tuorlo, unendo poco latte solo se occorre: lavorare velocemente, solo per ottenere un composto abbastanza omogeneo.

Aprire leggermente l'impasto e aggiungervi i fiocchi d'avena, amalgamandoli velocemente.

Formare una palla, metterla in una ciotola coperta da un piatto in frigorifero per una mezz'ora: questo servirà a farla rassodare.

Dividere l'impasto in quattro parti e dare a ciascuna la forma di una pallina: mettere ogni pallina al centro di ogni stampino e appiattire con il palmo della mano, ricoprendo tutta la formina.

Inserire il bastoncino nell'apposito incavo.

Disporre tre mandorle sulla superficie di ogni biscotto, premendo leggermente.

Sbattere l'albume con una forchetta e spennellare la superficie dei biscotti.

Cuocere in forno preriscaldato a 170°C per circa 20 minuti.

Sfornare, far raffreddare e sformare i biscotti.

Far raffreddare completamente su una gratella per dolci e servire, oppure conservare in scatole di latta.


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